Tematica Insetti

Aglia tau Linnaeus, 1758

Aglia tau Linnaeus, 1758

foto 952
Foto: Algirdas
(Da: en.wikipedia.org)

Phylum: Arthropoda von Siebold, 1848

Classe: Insecta Linnaeus, 1758

Ordine: Lepidoptera Linnaeus, 1758

Famiglia: Saturniidae Boisduval, 1834

Genere: Aglia Ochsenheimer, 1810


itItaliano: Imperatore tau

enEnglish: Tau emperor

frFrançais: Hachette

deDeutsch: Nagelfleck

spEspañol: Mariposa tau, Tau emperador

Specie e sottospecie

Aglia tau ssp. amurensis Jordan, 1911 - Aglia tau ssp. brunnea Lempke, 1960 - Aglia tau ssp. cerretanica Rougeot, 1965 - Aglia tau ssp. eumense Gomez-Bustillo, 1980 - Aglia tau ssp. homora Jordan, 1911 - Aglia tau ssp. japonica Leech, 1889 - Aglia tau ssp. microtau Inoue, 1958 - Aglia tau ssp. spaniolissima Gomez-Bustillo, 1980 - Aglia tau ssp. tau Linnaeus, 1758.

Descrizione

La specie è stata descritta per la prima volta da Carlo Linneo nella sua decima edizione del 1758 del Systema Naturae. Le uova sono cilindriche, con estremità arrotondate, grandi 2,5x1,9 mm e in genere di color castagna scuro, ma a volte più chiare. Appena uscite dall'uovo, le larve sono lunghe intorno ai 5 mm, di colore verde chiaro, coperte di tubercoli giallognoli e con cinque corna spinose e biforcate, di colore rosso e giallo (una coppia sul primo segmento, un'altra coppia dal terzo segmento toracico, e l'ultimo corno, singolo, sul settimo segmento addominale). Man mano che il bruco cresce, le corna diventano sempre meno evidenti, fino a sparire completamente nell'ultimo stadio (il quarto o a volte il quinto), e i segmenti del corpo assumono una forma notevolmente gobbosa; inoltre, appare una singola linea gialla che percorre lateralmente tutto il corpo. La crisalide è grande dai 22 ai 27 mm, a forma di proiettile e affusolata, ruvida e di colore marrone-nero. L'imago ha un'apertura alare che vai dai 60 agli 84 mm, e presenta uno spiccato dimorfismo sessuale: le femmine sono infatti più grandi dei maschi e hanno le ali anteriori più appuntite. I maschi hanno inoltre colori più brillanti e disegni più marcati. Gli adulti si presentano inoltre in numerose forme, come la forma melaina (dove sono molto più scuri, comune specialmente nelle zone montane fredde), la forma ferenigra (in cui le aree submarginali delle ali sono scure), la forma cerberus (in cui le ali posteriori sono nere), la forma cupreola (in cui le femmine sono di color rame-rossiccio) e la forma decolor (in cui entrambi i sessi sono di colore pallido). Gli adulti appaiono, a seconda della latitudine e dell'altitudine, da fine marzo fino a inizio giugno, in una singola generazione che combacia con la nascita delle foglie sugli alberi. Le femmine sono notturne, e durante le ore di buio si arrampicano sui punti più alti che riescono a raggiungere, per poi lanciarsi verso l'ombra più vicina. La mattina emettono i feromoni, spesso dalla base degli alberi che hanno scalato la notte passata. I maschi sono attivi dalla mattina presto, e nelle giornate soleggiate è possibile vederli svolazzare negli spazi aperti a diversi metri da terra seguendo l'odore delle femmine, in questi casi, non è raro che vengano scambiati per farfalle, come la Nymphalis polychloros. Una volta trovata una femmina, l'accoppiamento dura poche ore, dopodiché i maschi si allontanano per riposare e generalmente diventano inattivi da metà pomeriggio. A riposo, generalmente entrambi i sessi si collocano vicino al suolo, con le ali chiuse verticalmente sopra l'addome. Le uova vengono deposte in file di massimo dieci, sui rami e la corteccia degli alberi, e si schiudono in genere dopo 10-12 giorni. I bruchi, inizialmente gregari, diventano presto solitari e sedentari; si nutrono preferibilmente di foglie di faggio o, nelle foreste di bassopiano, di salice e tiglio; possono nutrirsi però anche di varie altre specie di alberi e cespugli, inclusi quercia, carpino, betulla, acero, nocciolo, pero, melo, sorbo degli uccellatori, ontano e biancospino. Nelle ultime fasi, i bruchi spesso riposano in foglie arrotolate tra un pasto e l'altro. Una volta cresciuti a sufficienza, si impupano tra i detriti alla base dei tronchi, senza bozzolo, e svernano in questo modo. La specie è bersaglio di alcune specie di tachinidi parassitoidi, nello specifico Drino lota e Senometopia separata.

Diffusione

È una specie presente nel nord dell'ecozona paleartica. In Europa, è attestata in gran parte dell'area continentale. In Giappone è assente. La specie predilige le foreste di caducifoglie, specialmente le faggete, ed è rinvenibile fino ai 1600 m slm.

Sinonimi

= Phalaena Bombyx Tau Linnaeus, 1758.

Bibliografia

–(EN) Aglia tau (Linnaeus, 1758), su Fauna Europaea. URL consultato il 23 maggio 2019.
–(EN) Aglia tau (Linnaeus, 1758), su GBIF - Global Biodiversity Information Facility. URL consultato il 23 maggio 2019.
–(EN) Tau Emperor - Aglia tau (Linnaeus, 1758), su BioLib.cz. URL consultato il 23 maggio 2019.
–(EN) Aglia tau, su Saturniidae of the Western Palaearctic, 24 maggio 2019.


03167 Data: 09/05/2008
Emissione: Falene
Stato: Finland
03789 Data: 01/01/1972
Emissione: Farfalle
Stato: Ajman

03947 Data: 08/10/2015
Emissione: Farfalle
Stato: Austria
Nota: Francobolli non ufficiali stampa privata
05421 Data: 02/09/2009
Emissione: Protezione della natura - Foresta di Pürglitz
Stato: Czech Republic
Nota: Emesso in un foglietto di 4 v. diversi

05860 Data: 09/05/2008
Emissione: Falene
Stato: Finland
06350 Data: 15/10/2001
Emissione: Falene
Stato: Palau
Nota: Emesso in un foglietto di 6 v. diversi

06697 Data: 28/09/2007
Emissione: Rane e farfalle
Stato: Guinea
06776 Data: 28/09/2007
Emissione: Rane e farfalle
Stato: Guinea

09801 Data: 20/09/2005
Emissione: Insetti
Stato: Germany ESJ Post Jessen (Private Post)